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Agriturismi

Ultimo aggiornamento: 25 marzo 2020, 15:49

Per attività agrituristiche si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, che utilizzano la propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e/o di allevamento di animali.

Possono essere addetti all’attività agrituristica l’imprenditore agricolo e i suoi familiari, nonché i lavoratori dipendenti.

Gli imprenditori agricoli, sia nella forma di società di capitali o di persone sia associati fra loro, che intendono svolgere l’attività agrituristica devono dotarsi di una certificazione comprovante la connessione dell’attività agrituristica rispetto a quella agricola che rimane prevalente.

Tipologie di aziende agrituristiche

L’azienda agrituristica si distingue per i servizi offerti in due tipologie: agriturismo in famiglia e agriturismo in azienda, in base alle caratteristiche di seguito riportate.

A) AGRITURISMO IN FAMIGLIA

ospitalità in camere o spazi comuni per un massimo di 10 persone al giorno, all’interno dell’alloggio dell’imprenditore agricolo o dei fabbricati aziendali,

ospitalità in spazi aperti attrezzati per la soste dei campeggiatori in roulotte, tende, camper, per un massimo di 10 ospiti al giorno,

preparazione e somministrazione di pasti e bevande (con parte di materie prime agroalimentari prodotte direttamente) in strutture facenti parte dei fabbricati aziendali, compreso l’alloggio dell’operatore, fino a un massimo di 40 pasti al giorno,

organizzazione di iniziative in azienda quali: degustazione di prodotti tipici ed enogastronomici, attività didattiche, sportive, sociali-educative, ricreative, seminariali, agri-turistico-venatorie, formazione e divulgazione culturale in materia di civiltà rurale e tradizione locale, pesca-turismo, ippoturismo.

B) AGRITURISMO IN AZIENDA

alloggio in camere o in unità abitative indipendenti e utilizzo di spazi aperti attrezzati per la soste dei campeggiatori, fino a un massimo di 60 ospiti al giorno,

preparazione e somministrazione di pasti e bevande (con parte di materie prime agroalimentari prodotte direttamente) per un numero massimo di 160 pasti al giorno,

organizzazione di iniziative in azienda quali: degustazione di prodotti tipici ed enogastronomici, attività didattiche, sportive, sociali-educative ricreative, seminariali, agri-turistico-venatorie, formazione e divulgazione culturale in materia di civiltà rurale e tradizione locale, pesca-turismo, ippoturismo.

Requisiti

Requisiti soggettivi:

  • possesso dei requisiti morali previsti dagli articoli 11 e 12 del R.D. n. 773/1931;
  • assenza di pregiudiziali ai sensi della legge antimafia.

Se l’attività comprende la somministrazione di alimenti e bevande, il titolare o il legale rappresentante e l’eventuale delegato devono essere in possesso dei requisiti soggettivi previsti dall’articolo 71 del D.Lgs. n.59/2010.

Requisiti oggettivi:

Possono essere utilizzati per attività agrituristiche tutti gli immobili rurali già esistenti che fanno parte dell’azienda agricola. Si considerano esistenti gli edifici che fanno parte del nucleo centrale dell’azienda agricola o posti nelle sue immediate vicinanze, compresa l’abitazione dell’imprenditore agricolo, indipendentemente dalla destinazione urbanistica dei fabbricati.

Le strutture ed i locali devono avere i requisiti di abitabilità e agibilità previsti per i locali di abitazione. Nelle piazzole di sosta attrezzate per le attività di ospitalità in spazi aperti sono assicurati l’allacciamento elettrico e i servizi igienici, ricavati preferibilmente all’interno di strutture edilizie esistenti.

Presentazione della domanda

Per aprire o modificare un agriturismo occorre:

  • richiedere alla Provincia, nel cui territorio viene svolta l’attività agricola:
  • il “Certificato di connessione dell’attività agrituristica con quella agricola”;
  • l’iscrizione nell’Elenco degli Operatori Agrituristici: la domanda di iscrizione può essere presentata dal titolare, contitolare o coadiuvante familiare di un’azienda agricola, iscritta al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, in possesso del certificato di connessione, con età non inferiore ai 18 anni e a seguito dell’acquisizione, tramite la frequenza ad un corso di formazione, del certificato di abilitazione all’esercizio dell’attività agrituristica
  • presentare a questo SUAP una Segnalazione Certificata di Inizio Attività agrituristica. Occorre, altresì, effettuare i seguenti versamenti:
  • € 36,00 a favore di “ASL PROVINCIA DI COMO – PROVENTI SANITARI” con la seguente causale “DIRITTI SANITARI SCIA” – c.c.p. n.11846227;

Per cessare l’attività occorre presentare a questo SUAP una SCIA.

Per comunicare i prezzi minimi e massimi da applicarsi nell’attività per l’anno successivo (entro il 1° ottobre dell’anno precedente) occorre presentare a questo SUAP una SCIA.

Modulistica

SCIA

Riferimenti di legge

  • R.D. 18 giugno 1931 n.773
  • L.R. 5 dicembre 2008 n.31
  • D.Lgs 26 marzo 2010 n.59

Note

La S.C.I.A. ha validità immediata e permanente, salvo modifiche sostanziali relative al soggetto titolare o alla struttura.

Gli obblighi da rispettare nell’esercizio dell’attività agrituristica sono:

  • comunicare al comune qualsiasi modifica o variazione dell’attività agrituristica entro quindici giorni;
  • comunicare al comune, entro il 1° ottobre di ogni anno, i prezzi minimi e massimi praticati relativamente alle attività svolte, nonché gli eventuali periodi di sospensione;
  • comunicare all’autorità locale di pubblica sicurezza le generalità delle persone alloggiate entro ventiquattro ore dal loro arrivo;
  • esporre in pubblico la dichiarazione di avvio attività agrituristica, nonché i prezzi minimi e massimi praticati per ogni singola attività svolta;
  • utilizzare ed applicare apposita targa/logo identificativi all’ingresso dell’azienda agrituristica, il simbolo e la denominazione regionale di “agriturismo”, nonché la classificazione;
  • esporre nei locali destinati alla ristorazione l’indicazione della provenienza dei prodotti;
  • garantire nella somministrazione di pasti e bevande l’apporto di prodotti propri dell’azienda agrituristica, secondo le proporzioni minime indicate dalla legge regionale.

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